Il layout e la nascita dell’idea

Il layout è la disposizione degli elementi grafici in una gabbia tipografica che, attraverso il rough, determina la nascita dell’idea. Qualsiasi progetto che prevede la diffusione e relativa presentazione di informazioni di carattere visivo/testuale, deve necessariamente essere organizzato secondo una precisa struttura grafica nella quale vanno poi inseriti i contenuti.

Ideare un layout è una operazione che richiede alcuni passaggi fondamentali:

Classificazione e organizzazione dei contenuti.
Ideazione di un rough, la bozza.
Distribuzione dei contenuti nella gabbia tipografica.

Nella prima fase, subito successivo alla lettura del brief, ovvero l’insieme di informazioni ed istruzioni scritte, volte a dare spunti e strategie utili alla realizzazione creativa. In questa fase che avviene il “punto di rottura”, ovvero si evolve e sviluppa l’elaborazione creativa.

La scelta della tipo di layout dipende da fattori diversi. Basta attenersi solo a pochissime regole e ad una suddivisione di:

headline o titolo, che deve sempre avere un maggior peso rispetto al resto del testo, se c’è
body copy o titolo, cioè la parte descrittiva dell’annuncio pubblicitario stampato
pay off, il testo che solitamente accompagna il marchio e ne caratterizza i servizi o la politica aziendale
key visual, l’immagine chiave, che esprime il messaggio in forma visiva

Per solleticare quindi il cervello dei creativi, si passerà al brainstorming, una riunione creativa tenuta a volte anche in presenza dell’account executive, durante la quale, attraverso alcune tecniche, si mettono sul piatto le proprie idee fino alle definizione di quella “giusta” che verrà poi tradotta nel rough.

ll rough, non è altro che la sintesi che il creativo, in special modo l’art o il grafico, traduce in comunicazione visuale. Non esiste una tecnica applicata per realizzare uno schizzo, questa non è altro che la rappresentazione visuale di una idea e chiunque a suo modo può realizzare.

Solo dopo questo processo, possiamo determinare il layout come l’elaborazione più prossima all’idea definitiva, o finished layout.

In pratica, dal momento della lettura del brief, inizia il processo creativo, che scaturirà nell’interpretazione, rappresentazione e sintesi del messaggio pubblicitario.
Le gabbie tipografiche

Alla base di qualsiasi paginato c’è una gabbia.

Il layout

Questa serve per organizzare i contenuti di una pubblicazione in modo che il paginato e i vari contenuti possano essere gestiti mantenendo una immagine unitaria, riconoscibile e organizzata secondo le migliori chiavi di lettura possibili.

Il layout

Una delle scelte di base da fare quando si deve decidere come organizzare testo ed immagini in una pagina, dopo la scelta del formato è quella della distanza di testo e immagini dai bordi della carta, il margine.

Il layout

Ci sono vari criteri per decidere queste misure e oramai le regole canoniche della tradizione non sono quasi più rispettate se non addirittura dimenticate del tutto.

Il layout

Per la progettazione di un impaginato si usava stabilire la gabbia individuando una divisione tra bianco e nero con le proporzioni auree indicate dalle diagonali dello specchio e della pagina, la gabbia poteva essere speculare o asimmetrica.

Il layout

Quando era simmetrica lasciava un bordo bianco maggiore all’esterno e a in basso. Questo permetteva di sfogliare le pagine senza toccare con le dita i caratteri di stampa e dava un ampio margine al consumo della pagina, che poteva essere toccata per molte volte prima di rovinarsi irrimediabilmente.

Il layout

Il layout

La prima diagonale da tirare e’ quella su una unica pagina, seguita dalla diagonale che attraversa lo specchio.

Il layout

Quest’ultima divisione è sempre meno usata ma è sempre utile conoscerla, magari per stravolgerla.
Il colore

Il colore determina il messaggio e rivela l’oggetto stesso… to be continued…

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